Dalla parte del cuore

di Marina Jonna

fotografie di Daniele Cortese

Un luogo profumato, rassicurante. Siamo nella sede di Promemoria, a Valmadrera, a due passi dal lago di Como, che influenza e ispira parte dei lavori che qui prendono vita. Ci sono gli artigiani che lavorano con la cura e la dedizione che merita un materiale nobile e vivo come il legno. Ci sono le macchine computerizzate che li accompagnano, migliorando la qualità dei lavori meccanici e diminuendo i costi, permettendo ai Maestri di risparmiare le forze per le lavorazioni più complesse: validi collaboratori che preparano al meglio le basi di un’opera che si esprimerà con la passione che dalla testa si trasferisce alle mani. Un amore che pervade tutto e permea le parole e i gesti di Romeo Sozzi, instancabile patron, che racconta la bellezza del legno e delle pelli e di come tutto sia fatto con impegno e dedizione.

Una giornata nella falegnameria di Promemoria a Valmadrera, dove sapienti artigiani creano arredi unici. Un viaggio all’insegna della passione attraverso i materiali, con la guida d’eccezione di Romeo Sozzi.

La storia inizia nell’Ottocento, quando la famiglia Sozzi gestisce una bottega che restaura le carrozze dell’aristocrazia: da qui l’origine di una passione sfociata nel 1988 con la fondazione di Promemoria, oggi alla quarta generazione. Un’immagine, quella della rana, che identifica il brand, ed è emblema di metamorfosi, trasformazione a cui segue una liberazione, dal punto di vista simbolico: è la strabiliante capacità di adattamento, la versatilità, che permette alla rana di evolversi pur restando sempre se stessa nella sostanza. Come accade a Promemoria, che nella sua recente riacquisizione da parte della famiglia Sozzi sottolinea un punto fermo della filosofia imprenditoriale alla base dei suoi successi: il fare bene, mantenendo le origini italiane di una tradizione artigianale impeccabile, volta a realizzare prodotti che portino con sé una storia, dalla scelta della materia prima fino allo sviluppo del prodotto, seguendone le inclinazioni naturali e le sfumature. Traendo forza e ispirazione da tutto ciò che ci circonda.

«Gli spunti per creare arrivano da molte parti e, soprattutto, quando meno te lo aspetti. Da una lettura, da un incontro: l’importante è lasciare la mente aperta e libera di far entrare nuovi stimoli. La radice non cambia: è la nostra storia, la conoscenza, la cultura» racconta Romeo Sozzi. «L’idea gira in testa di notte e di giorno fino a quando si concretizza: da lì nasce la forma dell’oggetto o del mobile. A volte arriva con il dialogo: quando realizziamo dei progetti tailor made, ci confrontiamo con i clienti. Ascoltiamo i loro sogni e impariamo a conoscerli. Fondamentale è anche l’incontro con la casa che li accoglierà: i materiali con cui è fatta, l’incidenza della luce naturale, il luogo dove è costruita. Da qui poi nascono le nostre idee per riuscire a realizzare ciò che loro desiderano ma a cui non riescono dare una forma» spiega Romeo Sozzi. Un percorso in continua evoluzione sospinto dalle emozioni e dall’impegno di voler far sempre meglio, ideando arredi concepiti sul benessere, sul piacere delle forme e della fruizione, connessi con una produzione industriale che esalta l’artigianalità delle lavorazioni. «Una cosa che ho sempre amato nel rapporto con i mobili è l’emozione che trasmettono con il tatto. Quando abbiamo avuto la fortuna di acquisire la bottega di Pierluigi Ghianda, sono entrato nel suo laboratorio: toccare i suoi capolavori mi ha trasmesso la storia di chi li ha realizzati.»

Accanto alle lavorazioni di alta ebanisteria si affiancano quelle di altri materiali, come il marmo, il vetro o il nichel, che donano contemporaneità alle lavorazioni artigianali. E i tessuti raffinati o le preziose pelli che rivestono gli arredi di Promemoria arrivano da una ricerca ad hoc che nulla lascia al caso. Una sapienza che, nei progetti futuri di Romeo Sozzi, potrebbe dar vita a una scuola, per riuscire a tramandare l’importanza di un mestiere artigianale che non si deve perdere.

Visitando la falegnameria di Promemoria è possibile ritrovare una radice antica e autentica, guardando le mani abili degli artigiani comporre arredi come Amarcord, il mobile contenitore nato dalla matita di Romeo Sozzi, caratterizzato dagli intarsi delle ante realizzati con maestria. O anche Eloise, una sedia la cui struttura è il risultato di un sapiente equilibrio tra vuoti e pieni, tra forme avvolgenti e rigore geometrico. Equilibri, appunto. Che definiscono un’eleganza gentile, non urlata, che coinvolge diversi sensi: dalla vista al tatto, passando anche per l’olfatto, che rimanda a profumi antichi.

Su uno scaffale, la silhouette elegante di Amaranth, una piccola anatra realizzata dagli artigiani di Bottega Ghianda: all’interno del suo corpo un comparto segreto, accanto al cuore, per custodire oggetti preziosi. Mi avvicino, l’accarezzo e mi accorgo che sì, è vero: il legno è così morbido che mentre lo sfiori pare restituirti la carezza. Basta questo per capire la differenza. Al di là delle parole.

Marina Jonna

Marina Jonna

Giornalista e architetto ha lavorato in diverse redazioni (La Mia Casa, Casaviva, Panorama.it, Icon Design) con una parentesi come autrice e corrispondente di R101. Dal 2019 collabora come free lance con Interni, Domus, AD, The Good Life, Home Italia e Home USA. Segue anche come design consultant il nuovo inserto sul design di Grazia, oltre a sviluppare progetti di interior design.

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