La vocazione al sublime

di Sofia Catalano

Potente come un amuleto, prezioso come un tesoro degli abissi. Il corallo è un materiale eclettico che può trasformarsi in un gioiello di rara bellezza o in un’opera d’arte, grazie alle mani sapienti di abili Maestri artigiani. Maestri come Platimiro Fiorenza: classe 1944, trapanese, definito l’ultimo corallaio, è l’erede di una tradizione centenaria di alto artigianato che nella sua famiglia inizia già nel 1921.

Da storie di miti e antiche leggende nasce la vocazione di un artista, erede di una tradizione centenaria. Platimiro Fiorenza racconta il corallo attraverso i suoi pregiati manufatti che spaziano dagli oggetti sacri, ai gioielli, alla borsa impreziosita pensata per la Maison Fendi.

Nominato MAM – Maestro d’Arte e Mestiere dalla Fondazione Cologni nel 2018, Fiorenza è stato anche inserito nei Registri delle Eredità Immateriali della Sicilia e nell’Elenco dei Tesori Umani Viventi tutelati dall’Unesco. Innumerevoli sono i prestigiosi riconoscimenti che costellano la sua lunga carriera, successi che lusingano e inorgogliscono, ma che non insuperbiscono un uomo che ha fatto della sua passione un mestiere e che si ritiene fortunato. «Quando sono nel mio laboratorio mi estraneo da tutto,» racconta. «Entro in un mondo privilegiato, dialogo con la materia, immagino l’oggetto finito. Nulla può distrarmi in questo piccolo universo ovattato dove è la passione che mi guida.» Modesto come chi non deve dimostrare nulla, il Maestro Platimiro parla con voce pacata e nel suo racconto di sé non nomina mai parole come pazienza, dedizione, fatica, costanza, umiltà… Benché siano doti imprescindibili per il suo mestiere, il Maestro le dà per scontate, da sempre. «Andavo a guardare mio padre in bottega già a 6 anni. Studiavo e ammiravo i movimenti delle sue mani, ma quello che più mi affascinava erano le storie che mi raccontava: miti e leggende, che rimanevano scolpiti nella mia mente e che riecheggiando trasformavano la mia curiosità in passione.»

Nella mente del piccolo Platimiro, il mito greco di Perseo che libera Andromeda uccidendo la Medusa diventa una rivelazione: il sangue della testa decapitata si poggia sulle alghe che si trasformano in preziosi coralli scarlatti. Un episodio raffigurato da Giorgio Vasari nel dipinto La Nascita del Corallo, del 1570: uno dei tanti quadri dove l’oro rosso è simbolo di forza, vitalità, vita, protezione. Non a caso in molti altri dipinti, soprattutto del Quattrocento, una collana di corallo o un rametto del prezioso materiale sono al collo del bambino Gesù, a simboleggiare il sangue del sacrificio di Cristo per l’umanità; una presenza simbolica che ritroviamo da Masaccio ad Antonello e Jadobello da Messina a Piero della Francesca, sino ad arrivare alla Pala della Vittoria di Andrea Mantegna (1496), dove sopra il capo della Madonna un grande ramo di corallo simboleggia appunto la vittoria.

E la Beata Vergine è infatti anche il soggetto dell’opera più prestigiosa del Maestro Fiorenza, quella Madonna di Trapani in oro e corallo, commissionata dal Vescovo della città siciliana nel 1993 e attualmente esposta ai Musei Vaticani. Un concentrato di tutto quello che è il background di un Maestro corallaio, fatto di passaggi obbligati: disegno, cesello, incastonatura, sbalzi. Percorso formativo indispensabile per chi vuole approcciare questo mestiere ormai raro: «Tanti giovani sono venuti in bottega,» sottolinea Fiorenza. «Ma arrivano tardi, quando non hanno più quella purezza, quella curiosità, quella passione necessaria per imparare il mestiere. Sono demotivati, vorrebbero tutto e subito. Credo che questo tipo di artigianato dovrebbe invece essere materia di studio sin dalle scuole medie, insegnato da maestri che siano competenti ma che siano anche in grado di affascinare e coinvolgere l’allievo, come mio padre ha fatto con me.» Ad aggravare la situazione, oggi, incidono l’inquinamento dei mari e i cambiamenti climatici: l’habitat del corallo è a rischio.

«Anche in passato, purtroppo, i fondali sono stati aggrediti da metodi di pesca dissennati, come quella a strascico. Poi sono state introdotte delle regole, ma i nostri tempi ne necessitano di più rigide per evitare che questo straordinario tesoro possa inquinarsi con micro-particelle di plastica o altro.» Un danno incommensurabile e irreversibile che ci priverebbe di una “creatura” interprete di una simbologia millenaria e di manufatti artistici di pregio, che spaziano dagli oggetti sacri ai gioielli, passando magari per una borsa. Questo è infatti il prossimo impegno della gioielleria Rosso Corallo di Platimiro Fiorenza, in collaborazione con la Maison Fendi: una baguette impreziosita da coralli. Icona su icona: passato e futuro, nel segno di un Maestro.

Sofia Catalano

Sofia Catalano

Siciliana di nascita, milanese di adozione. Freelance da sempre, collabora con quotidiani e periodici, spaziando dalla moda alla bellezza, dal lifestyle alla cultura. Ama incondizionatamente gli animali, Leone dalla criniera grigia (ma non per questo spelacchiata!) vive con il leggendario gatto Arancino.

CONDIVIDI