È uno dei massimi esperti di panificazione in Italia: nel 2002 è stato nominato campione europeo a Bulle, in Svizzera, e nel 2007 campione mondiale dei panificatori, un titolo conferito a Lione, con una serie di prodotti presentati tra i quali la baguette, il tipico pane francese.
Stiamo parlando di Ezio Marinato, artigiano e artista della lievitazione, che dal 1985 gestisce il panificio pasticceria fondato dalla sua famiglia nel 1924 a Cinto Caomaggiore, pochi chilometri da Venezia. Una passione coltivata e fatta crescere con grande impegno, approfondendo con instancabile spirito di ricerca e di perfezionamento tutte le conoscenze e le tecniche legate alla panificazione. «Anche se è fatto di soli quattro elementi, sono innumerevoli i modi in cui si può realizzare un pane, basti pensare a quante varietà ce ne sono nel mondo. Di qui l’esigenza di sperimentare vari tipi di lavorazione, con lievito compresso o lievito madre: l’importante è la conoscenza che ci fa decidere cosa vogliamo ottenere. Quello che si deve cercare di dare al prodotto finito è un’anima, rappresentata dal gusto, dai profumi, forse solo in ultimo dall’estetica. Per me il pane è qualcosa di essenziale: deve essere più buono che bello. L’importante è sentire le farine e i fermenti utilizzati. Il pane è “libero”: nessuno nel nostro mestiere ha la verità assoluta. Perciò è importante mantenere vivo il fuoco della curiosità.»
Tra i suoi prodotti più conosciuti ci sono i pani a lievitazione naturale e i grandi lievitati da ricorrenza, panettone e colomba, oltre che il panpolenta e i grissini al mais. Oggi Ezio Marinato è anche docente presso scuole alberghiere e di specializzazione, nonché consulente di industrie che producono attrezzature e macchine per la panificazione. Grazie alla sua dote di grande comunicatore, svolge molta attività didattica ed è spesso ospite di convegni e fiere di settore, in qualità di esperto in tecniche di panificazione. Dal 2013 insegna al Master di Cucina Italiana a Vicenza ed è visiting professor presso ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana e docente in cast alimentari. Nel 2016 è stato insignito del titolo di MAM – Maestro d’Arte e Mestiere dalla Fondazione Cologni.
