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Fratelli Levaggi

Via Parma, 469 - Chiavari (GE)

Un oggetto di design ante-litteram, che da oltre due secoli continua a essere di straordinaria attualità. Parliamo della sedia che Giuseppe Gaetano Descalzi, detto il Campanino, creò ai primi dell’Ottocento.
Un incredibile equilibrio tra forma e funzione, caratterizzato da una struttura essenziale che consente non solo la leggerezza ma anche la stabilità. A produrre queste sedie conosciute ormai in tutto il mondo come Chiavarine sono i fratelli Levaggi, Gabriele e Paolo, che hanno raccolto il testimone dal padre e dagli zii incrementando la produzione. Nel vasto laboratorio ci sono i tradizionali macchinari della falegnameria: seghe a nastro, fresatrici, torni, pialle, levigatrici, oltre agli attrezzi manuali. Alle pareti un’infinità di dime che servono per riprodurre le parti di ogni singola sedia: gambe, schienale, seduta. Tutti i passaggi vengono effettuati a mano e i pezzi assemblati con l’utilizzo di colle animali a caldo, come nel passato. «Le colle naturali hanno il vantaggio di essere non solo atossiche ma anche reversibili, nel caso in cui si dovesse disassemblare un incastro,» spiega Paolo Levaggi, che insieme al fratello e a un team di giovani artigiani dà vita ai diversi modelli. «Utilizziamo il legno stagionato che proviene dall’entroterra ligure, ciliegio, faggio, frassino.

 

 

Uno dei tratti caratteristici delle sedie chiavarine è l’impagliatura, che si ottiene intrecciando direttamente sull’intelaiatura sottili filamenti di giunco secondo un disegno di trama e ordito, componendo un vero e proprio tessuto che contribuisce alla robustezza e alla tensione della struttura stessa. Spesso collaboriamo con architetti e arredatori creando per loro dei modelli personalizzati sia per tonalità delle patine del legno sia per la scelta dei materiali delle sedute. Perché la ricerca è sempre alla base della nostra attività,» continua Paolo. «Noi cerchiamo di comunicare il nostro lavoro, che è indubbiamente tradizionale, con uno sguardo al futuro: per questo siamo presenti sui social network e per questo siamo stati selezionati nel 2015 da Google per essere una delle poche aziende in Italia di eccellenza artigianale che ha saputo aumentare il fatturato,» confida Levaggi. Un’altra particolarità del Laboratorio Levaggi è la composizione del team di lavoro: sono tutti ragazzi tra i 18 e i 30 anni. Una vera speranza per l’artigianato del futuro.

 

 

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