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Galleria d’Arte Caterina Tognon

Cà Nova di Palazzo Treves in Corte Barozzi San Marco 2158, Venezia

È una delle gallerie più importanti d’Europa, per quanto riguarda il vetro. E in effetti Caterina Tognon collabora con artisti e designer internazionali di altissimo livello. Perché il vetro è la sua grande passione. «Sono sempre stata innamorata della lavorazione del vetro artistico che si soffia a Murano,» confessa la dinamica signora. «Ho lavorato come direttrice artistica e di produzione in una fornace negli anni Ottanta. Poi ho intuito che questo fare di grande qualità poteva avere un futuro solo se legato alle arti visive e non solo al design e alle arti applicate. Ma occorreva trovare la strada per sostenere i costi.»

Così Caterina Tognon inizia a reperire artisti non solo a Murano ma in tutto il mondo, decide di creare uno spazio per dare visibilità alle loro opere. Sceglie anche di includere alcune creazioni prodotte ai primi del Novecento, cioè nell’ambito di quei movimenti artistici dedicati alla produzione del vetro artigianale.
Apre la sua prima galleria a Bergamo, nel 1991. Poi decide di trasferirsi a Venezia, nel 2004. «L’avventura in tutti questi anni è diventata più ampia e complessa, anche se gli artisti sono rimasti gli stessi dall’inizio della mia attività: italiani, olandesi, canadesi, boemi. È stato molto bello vederli crescere.»

Oltre a curare la sua galleria, Caterina Tognon è fondatrice e coordinatrice di Cotisse (Associazione culturale no profit), progetto nato nel 2011 con lo scopo di sostenere gli artisti maestri vetrai nella ricerca e nella sperimentazione, facendo conoscere nel mondo il valore del patrimonio umano, artistico e tecnologico rappresentato dall’antica tecnica di lavorazione del vetro a Murano. «Ho voluto dare all’associazione il nome di “cotisso” che in gergo sta ad indicare un blocco di vetro informe, lucido, colorato e di forma irregolare, i grezzi della fusione, solitamente accatastati all’ingresso di ogni forno in attesa di essere aggiunti alla sabbia per la fusione. A Murano si vede subito il cotisso in vetro non appena si entra in una fornace. In attesa del progetto di trasformazione che avviene grazie al maestro vetraio.»

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