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Paolo Olbi

Ponte di Cà Foscari, Dorsoduro 3253, Venezia

Se l’età dipendesse dall’entusiasmo e dai progetti per il futuro che un uomo possiede, Paolo Olbi potrebbe essere un ragazzo tra i 25 e 30 anni. E questo perché in oltre cinquant’anni di attività, la passione per il suo lavoro non si è mai spenta. «Agli inizi ho avuto fino a cento dipendenti, quasi tutte donne. La loro manualità era straordinaria. Ho sempre utilizzato strumenti della tradizione e sono orgoglioso dei miei torchi tipografici inizio Novecento e delle trance per la stampa a caldo su cuoio,» confessa soddisfatto. Il suo laboratorio all’interno del Collegio Armeno è attrezzato non solo per i lavori di legatura e di cartonaggio, ma anche per la stampa. «Gli spazi sarebbero ideali per creare una scuola con corsi di legatura, di stampa, di tipografia. Per insegnare ai giovani come nasce un libro, riscoprendo gli insegnamenti di Aldo Manuzio: sarebbe magnifico riuscire a creare una continuità con le sue straordinarie invenzioni, cinquecento anni dopo. Infine, il mio desiderio segreto sarebbe che l’Università Cà Foscari, che è proprio qui davanti, collaborasse scegliendo i poeti e le poesie da pubblicare. E che uno sponsor prendesse a cuore questo progetto!»

In attesa che i sogni diventino realtà, Paolo Olbi si dedica alle sue legature artistiche. Straordinarie quelle realizzate con pelli a concia vegetale, come dalla tradizione antica, meno inquinanti, con solo materiali organici. La sua creatività lo ha portato a sperimentare anche nuovi connubi tra diverse lavorazioni. Le copertine dei diari e degli album sono spesso realizzate in collaborazione con artisti che utilizzano marmo, ferro battuto, vetro, argento, per impreziosire le superfici. Un prodotto molto raffinato destinato ai bibliofili. «La carta Doge, con la quale creiamo molti oggetti che escono dalla nostra bottega, è realizzata con un disegno che si rifà alla cultura bizantina, all’epoca d’oro degli scambi commerciali tra Venezia e Bisanzio. I motivi decorativi sono solo sul frontespizio. Sul retro viene apposto il marchio del nostro laboratorio.»

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