Il segreto della perfezione

di Virginia Villa

fotografie di Cristian Chiodelli

Nella liuteria il concorso tra estetica e funzione, innovazione e tradizione richiede una quotidiana operazione di studio, comprensione e mediazione. La linea che unisce l’oggi alla storia passa attraverso il gesto creativo del Maestro artigiano: una tecnica arcana, un progetto che il tempo ha tramandato con venerazione ispirano nuova bellezza. Il “saper fare”, concreto presidio di conoscenza, porta a sintesi, nell’opera d’arte, idealità e realtà. Così il patrimonio, unico, del genio di Stradivari, Amati, Guarneri, è consapevolmente condiviso.

Il genio di Stradivari si risveglia nell’estro di Marcello Villa, da quarant’anni autore di capolavori liutari. Musicista e artigiano, interprete dell’antica tradizione della liuteria cremonese, affina conoscenze e capacità che lo rendono un Maestro di riferimento per violinisti e collezionisti di tutto il mondo.

Da 40 anni Marcello Villa costruisce violini, viole e violoncelli a Cremona. La sua bottega-atelier che condivide con il fratello Vittorio, violinista e liutaio, si trova in un palazzo rinascimentale nel centro della città. Gli spazi sono ordinati, gli attrezzi appesi alle pareti, i banchi simili a quelli da falegname, piccole pile di legname diffondono un buon profumo che si fonde a quello delle resine, usate per le vernici. Alle pareti stampe antiche, quadri settecenteschi, disegni di decorazioni, vecchie partiture. Tutto parla di musica e arte, con una propensione per il Barocco. Marcello Villa è diventato Maestro liutaio per passione. Fin da piccolo ascoltava il fratello suonare ed era attratto da quel primo violino che, essendo in prestito, lui non poteva neppure toccare. Inizia egli stesso a suonare. La passione si consolida attraverso lo studio, alimenta curiosità, la determinazione trasforma desideri in progetti. Dopo le scuole medie a Monza, dove è nato, sceglie dunque di frequentare la Scuola Internazionale di Liuteria a Cremona, benché occorra allontanarsi dalla famiglia. Così, appena tredicenne, viene ospitato da uno zio, sacerdote della Congregazione dei Padri Barnabiti, nel convento annesso all’antichissima Chiesa di San Luca, proprio a due passi dalla vecchia sede della Scuola. Praticamente adottato dai confratelli cresce in convento dedicando il proprio tempo allo studio e al lavoro. Sotto la guida di storici maestri quali Stefano Conia e Giorgio Scolari, dapprima a scuola e poi presso la loro bottega, Marcello prosegue il proprio percorso dove la liuteria non è disgiunta dagli studi musicali.

Suona in diverse orchestre e frequenta musicisti provenienti da varie parti del mondo, così può affinare le proprie capacità di artigiano e sviluppare una personale ricerca sulle diverse qualità del suono. Nel suo lavoro si percepisce il senso forte dell’antica tradizione della liuteria cremonese, acquisito attraverso lo studio dei grandi capolavori di Amati, Guarneri e, soprattutto, Stradivari, di cui può ammirare anche disegni, modelli e attrezzi. Quel patrimonio unico è ora conservato ed esposto al Museo del Violino di Cremona, messo a disposizione dei maestri liutai come guida e fonte di ispirazione per le proprie creazioni. La liuteria del Maestro Villa ha radici solide, ma è costantemente nutrita dall’esperienza quotidiana, da approfondimenti nella lavorazione del legno, quali l’intaglio e l’intarsio, che lo hanno portato nel corso degli anni a diventare esperto nella costruzione di strumenti particolari sui modelli dei famosi Stradivari decorati e intarsiati, considerati i gioielli della produzione del più grande liutaio della storia. E ancora una volta i rapporti umani, gli incontri, l’amicizia influiscono positivamente e stimolano la crescita non solo professionale.

È la conoscenza dei coniugi Axelrod, collezionisti, proprietari di alcuni tra gli strumenti intarsiati di Stradivari più belli e più rari, che crea le condizioni per un rapporto ravvicinato con questi capolavori, grazie alla commissione di un intero quartetto, copia dell’originale posseduto dalla famiglia.
Ora, a testimonianza del mecenatismo degli Axelrod e dell’abilità artigiana di Marcello Villa, questi strumenti sono conservati presso il Museo del Violino, corredati da un video che permette ai visitatori di seguire tutte le fasi della loro esecuzione: i gesti non rivelano il segreto, ma sanno affascinare per maestria, conoscenza, creatività e pazienza.

Nel 2016 la Fondazione Cologni conferisce a Marcello Villa il titolo di MAM – Maestro d’Arte e Mestiere: insieme ai numerosi altri riconoscimenti e premi ricevuti nei molti anni di attività, attesta il suo impegno come protagonista dell’alto artigianato italiano. La sua è dunque «una vita spesa per creare ogni giorno le forme del bello ben fatto,» come Franco Cologni, presidente dell’omonima Fondazione, ama ricordare descrivendo i “nostri Maestri”.

Virginia Villa

Virginia Villa

È direttrice della Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari, a Cremona. Ha curato mostre e eventi, spesso in ambito organologico e musicale. Dal 1980 al 2013 è stata Coordinatrice Didattica della Civica Scuola di Liuteria di Milano. È membro del comitato scientifico della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

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