La carta vincente

di Stefania Montani

fotografie di Margherita Cenni, Studio Leon, Gabriele Bertoni

pubblicato su Mestieri d’Arte & Design. Crafts Culture n. 25 Settembre - 2022

Impiegare il proprio talento nell’attività manuale e nella creatività, sotto la guida di maestri artigiani, per trasformare le proprie fragilità in una nuova opportunità di vita. E acquisire fiducia in sé stessi. Su queste basi è nato il grandioso progetto di Vincenzo Muccioli, visionario imprenditore che alla fine degli anni Settanta ha dato vita alla Comunità di San Patrignano. Oggi, a quarant’anni di distanza, i laboratori artigiani cresciuti all’interno della Comunità sono diventati delle vere eccellenze riconosciute a livello internazionale.

 

Il Design Lab di San Patrignano ospita un’officina di carte da parati d’eccellenza. Creazioni nate dalla rinascita interiore di giovani talentuosi che testimoniano la nobiltà del lavoro manuale come antidoto al disagio.

 

«Il Design Lab è l’insieme dei laboratori di alto artigianato di San Patrignano che comprende il laboratorio di tessitura, di pelletteria, di falegnameria, della lavorazione dei metalli e della carta da parati,» ci racconta Luca Giunta, responsabile commerciale di SanPa. «Oggi nei laboratori lavorano circa 200 giovani. In oltre 40 anni San Patrignano ha accolto 26mila ragazzi e ragazze e sono oltre 1000 quelli attualmente in percorso nella nostra comunità.»

 

 

Uno dei fiori all’occhiello è il Laboratorio di Carta da Parati, una straordinaria realtà che realizza, progetta e produce per grandi architetti e designer quali Peter Marino a New York, Michael Smith a Los Angeles, Thomas Hamel in Australia, Paolo Moschino a Londra, Piero Castellini Baldissera a Milano… Il responsabile di San Patrignano Design Lab è Sandro Pieri, che segue anche tutte le fasi della produzione delle carte. «Tutto nacque quando Renzo Mongiardino, grande architetto e uomo di straordinario gusto, fu portato a San Patrignano dalla famiglia Moratti, da sempre generosamente impegnata nel sostegno a questa realtà, con un gruppo di artigiani eccellenti che, oltre a realizzare i decori per l’abitazione del fondatore, insegnarono ai ragazzi le tecniche facendo loro un vero apprendistato. Erano gli anni Ottanta: i giovani di allora sono i maestri di oggi. Anch’io ero fra quelli,» confida Sandro, che ha provato in prima persona tutte le fasi del disagio e della rinascita.

 

 

Alle pareti del vasto capannone luminoso, attrezzato con lunghi tavoli, sono appese ad asciugare le carte che di volta in volta vengono realizzate: alcune sono nate dalla fantasia dei ragazzi del laboratorio, altre commissionate da grandi marchi dell’interior design.
«Qui i ragazzi interpretano a mano il pensiero dell’architetto,» ci spiega. «Una volta nato il campione, si lavora con lo stencil, con la serigrafia, o con la pittura a mano libera, a olio o acquerello. I modelli spaziano dai disegni contemporanei a quelli classici, dalla riproduzione delle piastrelle portoghesi o napoletane ai motivi geometrici, dai decori floreali a quelli che ricordano la raffinatezza di Mongiardino, fino alle riproduzioni dei tessuti. Abbiamo un grandissimo archivio, custodito in tante cassettiere: sarebbe bello riuscire ad allestire una mostra permanente, con tutti i prototipi, per poterli mostrare agli studenti che vengono ogni anno a visitare i nostri laboratori.»

 

 

Il segreto dell’alta qualità delle loro carte sta anche nell’organizzazione della struttura che riproduce un po’ quella familiare, ovvero del passaggio generazionale, con la trasmissione del testimone, dopo 3-4 anni di tirocinio. «Imparare al meglio una professione è una grande opportunità che offre la Comunità di San Patrignano non solo come antidoto alle dipendenze, ma anche come aiuto a chi è alla ricerca di un futuro, a chi si sente disabituato alla vita,» continua Sandro Pieri. «È attraverso il lavoro quotidiano che ogni ragazzo può mettersi in gioco affrontando i propri limiti e scoprendo o ritrovando le proprie potenzialità. Con perseveranza. Nei mestieri d’arte, la competenza richiede una conoscenza teorica e pratica dei materiali, delle tecniche, nonché delle regole e delle consuetudini rigorose. I ragazzi di SanPa rappresentano una “competenza” che non è solo tecnicismo, ma è anche empatia, talento, impegno personale per migliorare; e soprattutto, è una formazione che permette loro di riprendere in mano le redini della loro vita. Certo l’impegno è notevole, ma se la mattina ci si sveglia con la voglia di fare quel tipo di lavoro, allora, anche se la fatica è grande, la battaglia è già vinta!» conclude Sandro. «Siamo fieri di questo progetto, perché l’artigianato salva i nostri ragazzi e i nostri ragazzi salvano l’artigianato.» Recentemente è stato affiancato al lavoro manuale anche un corso per informatizzare l’artigianato. «Vogliamo sempre lavorare con le mani, perché è terapeutico. Ma vogliamo far sì che i ragazzi sappiano anche confrontarsi con la tecnologia: ad esempio per creare rendering con i programmi che vengono dagli architetti e per confrontarsi con il progetto contemporaneo.»

 

 

Da alcuni anni, oltre a realizzare ed elaborare i disegni suggeriti dagli architetti e designer, il Laboratorio è incaricato di studiare dei progetti per grandi studi di interni. Tra questi le vetrine di Bulgari in tutto il mondo. Una bella soddisfazione per questi giovani artigiani di eccellenza, e una grande speranza realizzata.

Se è vero che la bellezza salverà il mondo, come crediamo, San Patrignano e i suoi giovani talenti ne sono l’esempio più straordinario e toccante: una realtà d’eccellenza e passione che è anche stata e sarà per tanti la stella di Eärendil di Tolkien: una luce nel buio, quando ogni altra luce si spegne.

 

 

Stefania Montani

Stefania Montani

Giornalista, ha pubblicato tre guide alle botteghe artigiane di Milano e una guida alle botteghe artigiane di Torino. Ha ricevuto il Premio Gabriele Lanfredini dalla Camera di Commercio di Milano per aver contribuito alla diffusione della cultura e della conoscenza dell'artigianato.

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