La Maison degli antichi gesti e dei nuovi mestieri

di Grégory Gardinetti

La Maison des Métiers d’Art è un luogo unico nel suo genere creato da Cartier a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, a pochi passi dalla Manifattura di alta orologeria della celebre casa francese. Antica fattoria bernese della fine del XVII secolo, il sito è stato completamente rinnovato e trasformato ed è ora dedicato alla conservazione, allo sviluppo e alla condivisione di rari savoir-faire. Nato dal desiderio di reinventare, promuovere e perpetuare i mestieri d’arte legati all’orologeria, la Maison è anche uno spazio di accoglienza e di rappresentanza, e uno showroom che unisce tradizione e modernità.

Una fattoria svizzera del XVII secolo completamente rinnovata ospita la Maison des Métiers d’Art di Cartier, un laboratorio all’avanguardia che custodisce, tramanda e rinnova mestieri d’arte ancestrali nell’universo infinitamente piccolo dell’orologeria.

Il piano terra dell’edificio, che conserva lo spirito della struttura originale ma i cui spazi interni sono stati totalmente ridisegnati, è composto da diversi saloni in cui è possibile interagire con gli artigiani durante le visite. Il primo piano ospita gli atelier di decorazione e finitura dell’orologio che riuniscono diversi mestieri tradizionali. Tra questi, l’incastonatura e la lucidatura. Maison di gioielleria per eccellenza, Cartier dedica un’attenzione particolare all’incastonatura delle gemme, che qui viene eseguita in tutte le sue forme. La tradizionale e diffusa incastonatura a griffe, l’incastonatura “a grani” destinata alle pietre rotonde, l’incastonatura “chiusa” dove la pietra è interamente circondata dal metallo o l’incastonatura “discendente” che consiste nell’incastonare le pietre su una fascia di metallo della stessa larghezza con l’aiuto di griffe, sono tutte eseguite alla perfezione dagli artigiani.
La lucidatura può sembrare un procedimento banale, tuttavia richiede molti anni di esperienza per essere completamente padroneggiata. Conferisce ai pezzi la lucentezza e la brillantezza che li caratterizzano.

Se queste tecniche sono relativamente note, alla Maison des Métiers d’Art si praticano e perpetuano altre lavorazioni meno diffuse e più “segrete”. Invenzione attribuita ai Sumeri, la filigrana, i cui primi oggetti risalgono al 3000 a.C., è stata adattata all’orologeria da Cartier nel 2015. La tecnica consiste nel torcere e poi martellare dei fili d’oro o di platino. Questi vengono poi assemblati e modellati per formare i motivi che decoreranno il quadrante dell’orologio.
Molto spesso, il quadrante è il prodotto di vari mestieri rari associati che si combinano per dare vita a pezzi la cui eccezionalità risiede proprio in questa felice unione.
Un’altra abilità ancestrale applicata da Cartier all’orologeria è la “granulazione”. Un’arte che apparve per la prima volta nello stesso periodo della filigrana e raggiunse l’apogeo con le creazioni etrusche nel XVIII secolo. Anche in questo caso, metalli nobili sono valorizzati dalla minuziosa lavorazione dell’oro. Fili sottili vengono ritagliati e poi passati in polvere di carbone riscaldata per ottenere minuscole palline che sono assemblate, una per una, e fissate con una fiamma su una piastra d’oro. Il quadrante di un orologio può contenere circa 4000 perline e altrettanti passaggi alla fiamma, un lavoro notevole di meticolosità e pazienza.

Il secondo piano della Maison des Métiers d’Art è dedicato alla smaltatura, ai mosaici e all’intarsio. Di tutti i mestieri legati all’orologeria, lo smalto è di certo il più conosciuto e Cartier lo propone in tutte le espressioni possibili: cloisonné, champlevé, plique-à-jour, “grisaglia” o anche “pittura in miniatura”. Tutte queste diverse tecniche sono caratterizzate dalla minuzia d’esecuzione e da molteplici passaggi al forno.
Totalmente inedito in orologeria e praticato da Cartier dal 2014, l’intarsio floreale consiste nell’intaglio meticoloso di petali che una volta assemblati creano sontuose opere d’arte. È necessario circa un mese e mezzo di lavoro rigoroso per completare tutte le fasi d’intaglio e composizione del quadrante. Per quanto riguarda il mosaico applicato all’orologeria, alla Maison des Métiers d’Art si praticano due tecniche complementari. Il fondo del quadrante è coperto da quadrati in miniatura, a cui si aggiungono tessere irregolari. Questo particolare assemblaggio richiede diverse settimane di lavoro perché il quadrante dell’orologio si materializzi nelle mani dell’artigiano.
La Maison des Métiers d’Art è un luogo di grande prestigio che ci trasporta nel cuore della rinascita di mestieri dimenticati e rari grazie ai quali vengono creati oggetti straordinari. È dunque un ponte tra conservazione e innovazione che qui dialogano in maniera costruttiva. Due concetti chiave per un’evoluzione ricca di senso e valore.

Grégory Gardinetti

Grégory Gardinetti

Esperto e storico dell'orologeria, curatore di mostre internazionali, autore di libri specializzati, conferenziere e docente universitario, ha offerto i suoi servizi alle più importanti marche e istituzioni orologiere.

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