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Alessandro Fiorentino

Via San Nicola 28, Sorrento (NA)

Alessandro Fiorentino si potrebbe definire un signore rinascimentale dei nostri tempi: colto, amante del bello, protettore delle arti, impegnato a diffondere il sapere aprendo laboratori e mettendo a disposizione la sua esperienza per le generazioni future. La sua abilità nell’arte dell’intarsio è nata dopo aver girato il mondo come architetto. «Quarant’anni fa a New York ho visto una mostra sulle tarsie sorrentine dell’Ottocento, molte realizzate dai viaggiatori del Grand Tour. Sono sempre stato affascinato da questi manufatti che collezionavo da tempo, acquistandoli in Francia, Germania, Inghilterra. Visitando quella mostra ho deciso di imparare l’arte della tarsia in prima persona». Così ha preso il via la sua straordinaria avventura: Fiorentino si specializza nell’arte dell’intarsio, inizia nel contempo il restauro di Palazzo Pomarici Santomaso, lo trasforma in museo della tarsia articolato in un percorso di venti sezioni, destina un piano a laboratorio dove insegna ai ragazzi, provenienti da varie parti del mondo, le tecniche della tarsia lignea. «La tarsia non va vista come elemento decorativo ma funzionale all’oggetto stesso», tiene a precisare l’architetto-artigiano. «Deve liberarsi dai lacci pittorici e diventare parte integrante della costruzione. Per questo insegno ai ragazzi a realizzare un mobile intarsiato partendo dal progetto del mobile stesso, attraverso tutte le fasi di costruzione. Il mio sogno sarebbe che ogni museo dedicasse una sezione a laboratorio artigiano per riprodurre pezzi delle sue collezioni (anche alla luce del design contemporaneo) da mettere poi in vendita nel book-shop: per promuovere concretamente l’artigianato e dare nuova linfa agli antichi mestieri che sono parte integrante della nostra storia».

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